Piastrelle in Ceramica: Tipologie e Caratteristiche

Se un tempo erano considerate materiali poco pregiati e di seconda mano, oggi le Ceramiche (al plurale, perché si tratta di materiali diversi per composizione e produzione), hanno conquistato una fetta importante del mercato dell’edilizia, grazie alle loro ampie possibilità di utilizzo e alle ottime caratteristiche tecniche, a cui nel tempo si sono aggiunte anche quelle estetiche

Le piastrelle in ceramica sono infatti oggi uno dei materiali più utilizzati per il rivestimento di pareti e pavimenti.

Ma che cos’è la Ceramica? Quali sono le sue caratteristiche? Quanti tipologie ne esistono? 

Cerchiamo di rispondere, punto per punto, a queste domande.

 

Cos’è la Ceramica?

La ceramica si ottiene dalla miscelazione di diversi ingredienti quali: argilla, caolini, fedelspati, quarzi, additivi e acqua, di volta in volta utilizzati in proporzioni differenti. Questo impasto viene poi fatto essiccare e infine cotto in forno a temperature che possono variare a seconda del tipo di materiale che si intende ottenere, ma sono sempre molto alte (oltre i 900°).

L’ingrediente principale è l’argilla, che a seconda della tipologia impiegata, caratterizza colore e qualità delle piastrelle.

Esistono differenti tipi di Argilla, che si differenziano per la diversa quantità di sabbia contenuta al suo interno, che determina a sua volta la porosità e il colore del prodotto finito. Si distingue in particolare l’Argilla Bianca, proveniente dal nord Europa, che è la qualità più pregiata, dall’Argilla rossa, originaria di Italia e Spagna, meno pregiata (e quindi più economica).  

 

Quante tipologie di Ceramica esistono?

Le tipologie di ceramica esistenti variano non solo in base ai materiali di composizione, ma anche alle Tecniche di Produzione impiegate.

Intanto, è importante sapere che la piastrella può essere composta da un singolo strato oppure da due strati, a seconda se oltre al corpo principale (detto supporto o “biscotto”) si aggiunge o meno anche uno strato superficiale di smalto, responsabile della resa estetica del prodotto. In questo secondo caso la piastrella sarà definita, appunto, “smaltata”. 

Lo smalto non è altro che un sottile strato vetroso, che conferisce alle piastrelle le particolarità estetiche che le contraddistinguono così tanto le une dalle altre, e le accomuna invece in quanto a durezza e alta impermeabilità.

Il supporto può variare molto in base alla tipologia delle materie prime di cui è composto: può essere bianco, rosso (a seconda dell’argilla utilizzata) o colorato. Inoltre può essere più o meno poroso o compatto, e in base a questo, di conseguenza, varierà il suo grado di impermeabilità e sarà più o meno resistente agli urti.

Le piastrelle non smaltate sono quindi costituite unicamente dal supporto, che può però subire dei trattamenti superficiali, come la lappatura o la levigatura, affinché assuma caratteristiche estetiche differenti.

L’impasto della ceramica, prende forma a seconda del processo che si sceglie di utilizzare:

  • La Pressatura, in cui l’impasto viene compattato tramite presse ad alta pressione. Si ottengono con questo procedimento le piastrelle in monocottura, bicottura e gres porcellanato
  • L’Estrusione, in cui l’impasto prende forma tramite il passaggio attraverso delle fessure. Si ottengono con questa tecnica il cotto e il klinker

Le piastrelle più diffuse sono sicuramente quelle ottenute tramite pressatura. Vediamole nel dettaglio:

  1. Monocottura – Piastrelle ottenute tramite un unico passaggio nel forno, dove viene cotto contemporaneamente sia il supporto che la superficie smaltata. La temperatura impostata è tra i 1050° e i 1180°. Le monocotture si caratterizzano per un grado di porosità maggiore e di conseguenza una struttura meno forte e resistente. Per questo motivo sono impiegate per i rivestimenti. 
  2. Bicottura – Piastrelle ottenute mediante due distinti passaggi all’interno del forno: nel primo viene cotto il solo supporto crudo, nel secondo di nuovo il supporto più il livello superficiale, per fissarne le rifiniture in caso si tratti di superficie smaltata. Le temperatura sono tra i 900° e i 1050°. Rispetto alla monocottura, queste piastrelle si caratterizzano per un grado di porosità (e quindi di assorbimento) superiore, e quindi di maggiore delicatezza. Per questo motivo vengono impiegate per il solo rivestimento di pareti interne. 
  3. Gres Porcellanato – Si tratta di particolari piastrelle che subiscono quindi un processo di “vetrificazione”, in quanto cotte alle massime temperature (tra i 1180° e 1250°) . Grazie a questo processo di lavorazione e alle materie prime pregiate di cui sono costituite, quelle in grès sono tra le piastrelle più resistenti in assoluto e presentano infatti le prestazioni più elevate. Si prestano quindi benissimo ad essere usate sia per gli spazi esterni che interni, sia in ambienti pubblici che privati. Basti pensare che grazie alle sue numerose qualità tecniche ed estetiche, il gres costituisce da solo ben l’80% della produzione di piastrelle italiana

Nota bene: mentre le piastrelle più resistenti, come appunto il grès, si prestano egregiamente sia ad essere utilizzate per i pavimenti (e quindi soggette a calpestio, maggiore usura, ecc) che a fare da rivestimento. Viceversa invece non è possibile: le piastrelle più delicate, come quelle in mono o bicottura, potranno essere utilizzate esclusivamente per il rivestimento delle pareti, e mai per i pavimenti. 

 

Caratteristiche della Ceramica

La ceramica è un materiale unico, davvero versatile e molto pratico, che vanta numerose proprietà:

    • Bassa conducibilità Termica 
    • Elevata resistenza e durezza
    • Alto grado di impermeabilità
    • Grande resistenza al calpestio e all’usura in generale
    • Alta resistenza allo sporco
    • Durabilità nel tempo
    • Facilità e praticità di pulizia
    • Bassa manutenzione 
    • Facilità di messa in posa e ripristino
    • Resistenza agli acidi
    • Resistenza alle alte o basse temperature
    • Resistenza alle intemperie
    • Leggerezza
    • Possibilità di avere varie forme e dimensioni

 

Ricordiamoci inoltre che, quando si parla di Ceramiche, solitamente si tratta di prodotti made in Italy, che dagli anni ‘50 ad oggi fanno amare l’alta artigianalità e professionalità che il nostro paese sa garantire.