Cos’è il Laminato? Caratteristiche e Utilizzo

Il laminato è una tipologia di pavimento che nasce negli anni ‘90 come soluzione di pavimento economica, prevalentemente utilizzato nel “fai da te”. Tuttavia, nel giro di poco tempo, grazie ai numerosi vantaggi che questo materiale offre, ha conosciuto una grande espansione nel settore, così che le case produttrici hanno iniziato ad investirci per migliorarne la qualità. Oggi infatti, il laminato è uno dei materiali più diffusi nell’edilizia moderna, grazie alle sue prestazioni di alto livello sia dal lato tecnico che estetico.

Questo materiale si presta inoltre ad assumere perfettamente le sembianze dei pavimenti più amati e richiesti in commercio, primo fra tutti il parquet, venendo così incontro agli amanti dell’effetto legno, senza averne però gli svantaggi. Il laminato permette infatti di ottenere un notevole risparmio economico e una bassissima manutenzione a fronte di un livello di resistenza molto più alto rispetto al parquet vero e proprio.

Questo materiale si presta perfettamente anche per la riproduzione di moltissimi altri materiali di uso comune nell’edilizia, come piastrelle o ceramiche.

Com’è fatto il laminato?

Il laminato è un materiale composto da più strati, di diverso materiale e spessore, impregnati e tenuti saldi tra loro da resine termoindurenti, mediante un processo di pressofusione.

I diversi livelli sono così distribuiti:

  1. Il livello più inferiore si chiama “Contro-bilanciatura”, solitamente in materiale plastico, serve a mantenere la solidità e la stabilità del prodotto.
  2. Sopra la contro-bilanciatura troviamo il corpo centrale, costituito dal “Pannello HDF” (High Density Fibreboard), una fibra di legno e resine ad alta densità, che conferisce robustezza al prodotto.
  3. Successivamente troviamo il “Decoro”, un foglio decorativo ad alta definizione ottica che imita fedelmente il materiale che si è scelto di volta in volta di riprodurre (dal parquet nelle più svariate essenze, alle piastrelle e ceramiche..).
  4. Infine troviamo l’“Overlay”, lo strato più superficiale composto da un film protettivo, che conferisce al prodotto impermeabilità e alti livelli di resistenza.

Lo spessore totale di un laminato può variare dai 6 ai 12 mm.

Tipologie e Caratteristiche del Laminato

I laminati che possiamo trovare in commercio si raggruppano in due macro categorie:

I laminati HPL (High Pressure Laminated) sono quelli di più alta qualità, perché ottenuti tramite un doppio processo di pressatura a temperature molto elevate, ripetuto in due momenti diversi. Questo conferisce una maggiore compattezza, stabilità e durata nel tempo.

I laminati DPL (Direct Pressure Laminate) sono invece prodotti tramite una singola pressatura, e quindi il materiale presenta una resistenza e qualità inferiori, ma anche costo più basso.

In ogni caso, tutti i laminati presentano caratteristiche comuni, quali:

  • Economicità del prodotto
  • Facilità di messa in posa (e quindi costi inferiori anche per quest’ultima)
  • Solidità e Robustezza
  • Elevata resistenza all’usura e al calpestio

A confronto con il parquet, poi:

  • Costo notevolmente inferiore, sia del materiale che della posa
  • Esigenze di manutenzione molto inferiori
  • Più alta robustezza e resistenza (anche il laminato DPL di più basso livello presenta una resistenza superiore a qualsiasi tipo di parquet)
  • Non subisce variazioni di colore
  • Non assorbe umidità

Come scegliere un laminato?

Innanzitutto dobbiamo sapere che, come per altri materiali, anche per il laminato esiste un diverso livello di standard qualitativo di riferimento: stiamo parlando del parametro AC, che misura il grado di resistenza, che varia da 1 a 5, e dello spessore del materiale che può andare dai 6 ai 12 mm. Più alti saranno questi due valori (livello 5 di AC e 12 mm di spessore) migliore sarà la qualità del prodotto che andremo ad acquistare.

La messa in posa del laminato

Come abbiamo più volte ripetuto, la messa in opera del laminato è una tra le più semplici e veloci (e quindi più economiche).

Data la sua praticità, è possibile approcciarla anche con il fai da te, seguendo dei semplici accorgimenti.

Di solito infatti, se il pavimento che vorremmo andare a cambiare è in buone condizioni, non occorre effettuarne la demolizione, ma è possibile posare il laminato direttamente sul pavimento preesistente. In questo caso, per la posa del nuovo pavimento, sarà possibile adottare la tecnica flottante, che consiste nel posare sul vecchio pavimento uno strato isolante, su cui poi si andranno a montare, ad incastro, le piastrelle in laminato, senza alcun uso di colle.

Si consiglia (per qualsiasi tipologia di pavimento e rivestimento si scelga) di acquistare sempre un 10-15% in più di materiale, in modo da avere un margine per risolvere eventuali errori in fase di montaggio, e per tenerne una parte di scorta in caso di bisogno durante il corso del tempo.

 

Il laminato è uno dei materiali più usati in edilizia, proprio grazie alla sua estrema versatilità estetica e alle alte prestazioni che garantisce, oltre alla sua indiscussa economicità, specie se messo a confronto con materiali più pregiati, come ad esempio la ceramica o il parquet naturale.