Glossario per orientarsi durante una Ristrutturazione

Chi ci è passato lo sa bene: durante la fantastica ma impegnativa avventura di ristrutturare casa e scegliere i materiali giusti per le proprie esigenze, prima o poi ci si imbatte in tutta una serie di paroloni e vocaboli specifici del settore, che sono per lo più sconosciuti ai non addetti ai lavori.

Così, per facilitarvi un po’ la vita, abbiamo pensato di stilare un breve glossario (che non ha alcuna presunzione di essere esaustivo) sui termini tecnici che più frequentemente potreste incontrare nel vostro percorso.

Ecco un elenco di termini in ordine alfabetico in cui vi potreste imbattere se vi state imbarcando in una ristrutturazione o state per rinnovare il look degli ambienti di casa vostra e dovete orientarvi nella vastissima scelta di piastrelle, pavimenti e rivestimenti che il mercato offre.

A   


Abrasione: le piastrelle possono avere una resistenza più o meno all’alta all’abrasione, ovvero all’usura. Questa caratteristica è classificata con il codice “PEI” dove il grado I corrisponde alla resistenza minore e il grado V a quella maggiore. Maggiore è la resistenza all’abrasione, maggiore sarà anche il grado di resistenza all’acqua (impermeabilità). Un alto livello di resistenza all’abrasione e di impermeabilità lo si ritrova nelle piastrelle in gres porcellanato

Antiscivolo (o anti-sdrucciolo): quando le piastrelle sono trattate in modo tale da limitarne la scivolosità. Questa caratteristica si può ottenere aggiungendo allo smalto superficiale delle particelle abrasive, oppure se la piastrella presenta particolari finiture di superficie quali rilievi, scanalature o “buccia d’arancia”.

Argilla. È la materia prima principale nella produzione di piastrelle in ceramica. Tra i suoi punti di forza, oltre alla facilità di lavorazione, troviamo la naturale capacità di indurimento dopo la fase di cottura ed essiccazione.

B


Bicottura. Piastrelle la cui produzione ha previsto due cicli di cottura, a differenti temperature. Caratteristica della produzione in bicottura, rispetto alla monocottura, è quella di ottenere degli smalti più brillanti, colorazioni più definite e un peso minore.  

Battiscopa. Piastrella di forma rettangolare, stretta e allungata, che serve per ricoprire lo zoccolo perimetrale delle pareti. Solitamente è identico in tutto e per tutto alle piastrelle del pavimento e assume funzione sia protettiva che decorativa. 

C


Calibro. Identifica la dimensione di fabbricazione della piastrella e si trova sull’imballo, accanto alla misura dell’oggetto. Ad esempio: 20×20 cm (W 198 mm x 198 mm) dove  “198 mm” è appunto il calibro. Per motivi di fabbricazione le piastrelle possono essere di dimensioni leggermente diverse (pochi mm) rispetto a quanto indicato a catalogo. Per questo vengono raggruppate in lotti a seconda della dimensione, per minimizzare queste lievi differenze. 

Cavillo. Si tratta di sottili fessurazioni che possono comparire sullo smalto e riguarda quindi solamente le piastrelle smaltate. Fra queste vi sono quelle più o meno resistenti a questo fenomeno. 

Carico di rottura. È la capacità che le piastrelle hanno di resistere alla rottura se sottoposte a una tensione. Questa deve essere conforme a test EN ISO specifici.

Classe di scelta. Riguarda il livello di qualità delle piastrelle. Nella prima classe di scelta (la più alta) sono ammesse al massimo 5 piastrelle difettose ogni 100. Questo numero si alza in relazione alla classe di scelta inferiore. 

Cotto. Mattonelle prodotto da un impasto di argille naturali che dopo essere essiccate vengono cotte ad alte temperature, e a seconda della provenienza del materiale, donano alla piastrella finita diverse colorazioni e sfumature, per lo più tendenti al rosso. Queste piastrelle si caratterizzano per la porosità che viene minimizzata grazie a trattamenti impregnanti oppure con la smaltatura. 

D


Decorazione laser. Quando una piastrella viene rifinita grazie a una decorazione creata tramite laser, così da non necessitare un ulteriore cottura per fissarla. Questi decori donano un effetto di grande profondità e contrasto.

Decoro su rete. Si tratta di decori che sono assemblati grazie a fogli il cui retro è costituito da una rete che tiene insieme il decoro e diventa quindi parte integrante del materiale, permettendone una facile applicazione e messa in posa anche a superfici curve.

Durezza. Con questo termine spesso si indica la resistenza all’abrasione di un materiale, in una scala che va da 1 (minore resistenza) a 5 (massima resistenza).

E


Eco-label. Marchio che indica che l’azienda si è dotata volontariamente di misure (tracciate e verificabili) atte a ridurre l’impatto ambientale durante la fase di produzione e per limitarne al minimo gli effetti. 

F


Facciata Ventilata. Si tratta di un particolare sistema di rivestimento a muro che prevede la presenza di un’intercapedine tra la parete dell’edificio e il rivestimento esterno. In tal modo le piastrelle sono fissate a parete tramite una struttura di ancoraggio. I vantaggi sono: il risparmio energetico, l’isolamento acustico e la protezione della struttura.

Finitura superficiale. Processo di lavorazione della superficie delle piastrelle, volto ad ottenere determinati effetti estetici e tecnici. Esempi: finitura naturale: la più comune e versatile; finitura semi-levigata: la più elegante e lucente; finitura bocciardata: la più rustica, che riprende l’estetica del materiale grezzo.

Formato. Quando si parla di formato si intende sia la forma che le dimensioni della piastrella.

Fuga. Lo spazio di pochi millimetri che intercorre tra le piastrelle e le separa. Esistono alcune tipologie di pavimento che non la prevedono ma in linea di massima, anche se molto sottile, è vantaggioso prevedere un minimo di fuga tra una piastrella e un’altra perché questa permette la naturale dilatazione del pavimento evitando incrinature e rotture nel corso del tempo, dovute ad assestamenti strutturali, variazioni termiche e di umidità.

Fugante. Prodotto a base cementizia comunemente noto come “stucco”, che si usa durante la messa in posa del pavimento per andare a “riempire” le fughe tra le piastrelle.

G


Greificazione. Spesso usato come sinonimo di “vetrificazione”, perché è un processo simile ma meno spinto. Viene usata per le piastrelle in gres porcellanato. 

Grès porcellanato. Materiale quasi completamente vetrificato dai numerosi pregi in termini di caratteristiche estetiche e tecniche (alta resistenza, impermeabilità, praticità). Il termine “porcellanato” è dovuto alla presenza nell’impasto del caolino, un’argilla bianca solitamente utilizzata per la produzione della porcellana. Per approfondire la conoscenza di questo fantastico materiale leggi qui: “Gres Porcellanato: il re dell’edilizia moderna. Cos’è e perché è così diffuso”.

Gres Rosso. Sono le piastrelle in gres senza la smaltatura superficiale. Si tratta quindi di piastrelle rosse e compatte ottenute per pressatura. 

I


Ingelivo. Caratteristica tipica dei materiali da esterno, che prevede una bassa porosità e quindi un’alta resistenza al gelo. 

K


Klinker. Sono piastrelle caratterizzate da formati di dimensioni ridotte ma spessore elevato. L’impasto di cui sono fatte è molto più eterogeneo rispetto a quello del gres e comprende anche materie prime di minor pregio. Rispetto al gres il clinker subisce un processo di vetrificazione minore ma è al tempo stesso molto resistente agli agenti chimici e alla flessione meccanica. Infatti è prodotto per pressatura e cottura ad alte temperature. 

L


Lappato. Caratteristica che riguarda la superficie di una piastrella e significa che è stata opacizzata tramite abrasione. 

Listello. Pezzo ceramico di piccole dimensioni, che ha la funzione di fare da contorno e da decoro alle piastrelle del rivestimento. 

M


Maiolica. Tipo di produzione ceramica che prevede due cotture distinte: la prima per il supporto e la seconda per lo smalto. Si ottengono così piastrelle smaltate in bicottura. Il termine deriva dall’isola delle Baleari Majorca dove questa tecnica è nata.

Materie feldspatiche. Si tratte di materie prime presenti sulla crosta terrestre e derivanti dalla decomposizione delle rocce. Sono materiali presenti in larga quantità e quindi non a rischio di esaurimento. Tra questi, ci sono anche materiali diffusi in edilizia come il porfido, il quarzo, il granito, o l’argilla stessa. La presenza di queste tipologie di materiali all’interno delle piastrelle ne permette il processo di vetrificazione e garantisce grande compattezza al materiale finito. 

Monocottura. Processo di produzione in cui lo smalto e l’argilla che costituiscono le piastrelle sono sottoposti contemporaneamente a una singola cottura.

P


Porosità. La capacità di assorbire i liquidi. Raggiunge i livelli più bassi nel gres porcellanato mentre è più alta nelle monocotture, maioliche e nel cotto. 

Posa. La posa, o messa in posa, costituisce il fissaggio delle piastrelle per andare a formare il pavimento. Per questa operazione si impiegano sia collanti che malta. È un passaggio molto importante e che influisce molto sull’effetto finale del pavimento sia in termini estetici che di prestazioni tecniche 

Pressatura. Fase del processo di produzione delle piastrelle che prevede la pressatura meccanica e ad alta pressione dell’impasto, in modo da garantire compattezza e robustezza al prodotto finito. 

R


Refrattario. Si dice di un materiale ceramico che essendo capaci di mantenere il calore è resistente alle alte temperature.

Rettifica. Processo grazie al quale il perimetro delle piastrelle viene squadrato alla perfezione così da permettere una messa in posa con fughe minime tra una piastrella e l’altra. Per ulteriori dettagli leggi l’articolo: “Piastrella rettificata: cos’è, vantaggi e quando sceglierla”.

S


Smaltata. Caratteristica riguardante la superficie di una piastrella. Significa che la piastrella presenta una copertura superficiale di vetro colorato che le dona lucentezza, resistenza e impermeabilità.

Stabilità Cromatica. Livello di resistenza nel tempo dei colori di una piastrella, rispetto ad agenti esterni quali luce, agenti atmosferici o inquinamento. 

Stonalizzata. Quando una piastrella presenta una superficie non omogenea dal punto di vista della tonalità e del colore. 

Stucco. Materiale cementizio utilizzato  per riempire le fughe tra le piastrelle durante la messa in posa del pavimento. 

T


Tono. Indica la variante cromatica di uno specifico lotto di produzione di piastrelle. Dato che nel processo di lavorazione industriale è pressoché impossibile produrre pezzi perfettamente identici dal punto di vista cromatico, prima del confezionamento le mattonelle vengono raggruppate per omogeneità di colore e identificate a mezzo di una lettera che ne indica appunto la specifica del tono.  

Tozzetti. Piastrelle decorative che fanno parte del set di uno specifico rivestimento e presentano forme e misure differenti da queste ultime poiché servono a comporre il disegno che il rivestimento in questione prevede. 

Tutta massa (o “tutto impasto”). Piastrelle che non presentano una superficie smaltata e in cui lo strato superiore è quindi lo stesso del supporto. Il vantaggio sta nel fatto che in caso di sbeccature, non si noteranno differenze.

V


Vetrificazione. Fusione ad alte temperature di un impasto ceramico che provoca un aumento della parte vetrosa della piastrella e di conseguenza una diminuzione della sua porosità. 

 

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